Tutte le novità sul concorso scuola e sui corsi da 30 e 60 CFU

Il Consiglio dei Ministri, nei giorni scorsi, ha approvato il Decreto-legge “PA2” che, tra le tante novità, contiene gli interventi che riguardano l’accelerazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di docenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la formazione iniziale degli insegnanti, nell’ambito della riforma del reclutamento prevista dal PNRR, il rafforzamento della capacità amministrativa del MIM. In questo articolo cercheremo di analizzare, in sintesi, tutte le novità.

Reclutamento del personale scolastico

Le modifiche riguardano le procedure concorsuali in merito allo svolgimento sia della prova scritta sia di quella orale per il reclutamento del personale scolastico. Per quanto riguarda lo scritto, per tutta la durata dell’attuazione del PNRR, è prevista una prova scritta con più quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese. Per quanto riguarda invece la prova orale, questa sarà volta ad accertare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.

Corsi abilitanti per docenti

La più importante novità riguarda la soppressione del limite numerico precedentemente imposto sul numero di abilitati per specifiche classi di concorso. Questo significa che non esisteranno più restrizioni al numero di docenti che possono ottenere l’abilitazione in una particolare classe di concorso. Tutte le nuove indicazioni comportano delle modifiche significative ai corsi abilitanti per docenti. Le nuove regolamentazioni infatti vanno a influenzare la formazione iniziale dei futuri insegnanti e le modalità di erogazione dei corsi. I corsi da 30 CFU, rivolti ai docenti in cerca di un’ulteriore abilitazione, saranno erogati online. Questo riguarda sia i docenti specializzati sul sostegno che non sono ancora abilitati, sia quelli che cercano di acquisire una seconda abilitazione. In tal caso, coloro che partecipano al concorso con i 30 CFU dovranno integrare i CFU/CFA, ove mancanti, per il completamento del percorso abilitante. Chi invece partecipa al concorso con i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, se vince, dovrà necessariamente seguire un percorso da 36 CFU, che verrà disciplinato dal DPCM che definisce le caratteristiche dei percorsi di formazione iniziale. Per gli ITP, i diplomi che danno accesso alle classi di concorso del tipo B, resteranno validi per la partecipazione ai concorsi fino al 31 dicembre 2024. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 tutti i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale potranno essere svolti, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone in misura non superiore al 50 per cento del totale.

Percorsi 60 CFU: ci sono novità?

In realtà si sa ancora poco sul nuovo sistema di abilitazione degli insegnanti in Italia, basato su una laurea magistrale più 60 CFU, sebbene però, dopo mesi di attesa, il Governo ha dato un’importante sterzata. Dopo l’approvazione del decreto PA-bis infatti, che consentirà agli studenti di acquisire fino a metà dei loro crediti formativi universitari online nei primi due anni, si attende l’approvazione del dpcm che disciplina l’organizzazione dei nuovi corsi per aspiranti docenti. Ciò non vuol dire che saranno rose e fiori. L’approvazione del dpcm rappresenta solo il primo passo verso il nuovo sistema in cui comunque le università sono chiamate a presentare le loro candidature per i corsi al fine di ottenere il relativo accreditamento da parte dell’ANVUR. Quel che trapela però è che i corsi saranno aperti a laureati magistrali o iscritti a corsi di laurea magistrali o a ciclo unico, purché abbiano già acquisito almeno 180 crediti. L’abilitazione comporterà una formazione specifica in varie materie, un tirocinio e una prova finale consistente in una analisi critica e una lezione simulata. Inoltre, pare sia stato definito anche un costo fisso di 2.500 euro per ottenere i 60 Cfu, con una riduzione a 2.000 euro per gli studenti già iscritti o per coloro che hanno già acquisito 24 Cfu. Non ci resta che attendere i prossimi passi del Governo verso quel che sarà il nuovo sistema di abilitazione per i docenti in Italia.

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